23 gennaio un sabato pomeriggio “diverso” ci ha visti insieme ai ragazzi di Pescate, Valmadrera e altri oratori del decanato invadere letteralmente la basilica di Sant’Ambrogio a Milano. Eravamo in 120/130 ragazzi.

Dopo una piccola celebrazione in ricordo del nostro battesimo, ci sono state offerte queste tre parole sulla nostra fede:

• TRADIZIONE: quella tramandata dai nostri genitori
• MEMORIA: atta di ricordi della nostra fede
• SCELTA: Gesu ci dice: “Voi (Tu…) chi dite che io sia?

Ci è stato raccomandato di “mettere in crisi” i nostri educatori con domande, interrogativi di non tenere i dubbi nel cuore…

E, poi per ultimo, questa consegna: “E voi che ricevete il credo… sappiatelo custodire con cura, pregatelo spesso nella preghiera personale e comunitaria… preparatevi con gioia al giorno in cui professerete solennemente e pubblicamente questa fede, davanti alla comunità, ma, soprattutto, impegnatevi a testimoniare con la vita quanto professate con la voce…“.

E, dopo una sfida a calcio e a calcetto, siamo rientrati a casa. E’ stato un piccolo, ma intenso momento il passare vicino all’urna di questo grande Santo e recitare un gloria per noi presenti, per gli assenti…. e per tutti i gruppi del nostro decanato di Lecco.

“Pensare che ci sono persone che sono morti per la fede, proclamarsi cristiani fino alla morte.”

“A me ha colpito il serpente costruito da Mosè che, secondo la leggenda,quando scenderà dalla colonna, ci sarà la fine del mondo.”

“Ci è stato consegnato il Credo per tornare alle origini della nostra fede, che saremo chiamati a professare e a testimoniare con la nostra vita.”

Aurora, Caterina, Gaia, Filippo, Ivan

.

.