Da qualche tempo, agli incontri del giovedì, entriamo in modo virtuale o con qualche attività nelle chiese e basiliche di Roma, ma sabato 23 aprile alle 7:00 eccoci pronti, tutti emozionati, per UN GIRO PER ROMA. Preadolescenti in pellegrinaggio nella città eterna!
“Hai preso tutto?” la bandana, senza di quella non ti fanno entrare, il kit del giubileo e la croce. “Hai visto come è bella? Da una parte c’è il volto di Gesù e dall’altra uno specchio per vedere il tuo volto!” c’è tutto!!! E ALLORA VIA… si parte!!!
Sul treno eravamo tanti e i numeri, in questi giorni, li abbiamo proprio dati: 40 di noi, 230 del decanato di Lecco, 7000 della diocesi di Milano, 70000 ragazzi radunati per il giubileo.
È stato tutto un succedersi di eventi (davanti al gruppo c’era sempre il bastone del “selfie” del don… ad indicarci la strada):
- una coda infinita per entrare e varcare la porta santa, in vaticano, dove ci siamo raccolti attorno alla tomba di San Pietro, recitando insieme la preghiera per l’indulgenza;
- una festa meravigliosa allo stadio Olimpico; abbiamo ascoltato il Papa nel video-messaggio in cui ci diceva di “trovare campo” per metterci in sintonia con Gesù; abbiamo cantato, fatto la “ooolllaaa”, mangiato, gridato, ballato e ascoltato testimoni;
- domenica mattina levataccia alle 5:30 per essere pronti, quasi in prima fila, ad entrare in San Pietro per la Messa con il Papa e tutti gli altri ragazzi;
- giro turistico per Roma con un panino o un pezzo di pizza in mano;
- ascoltato la testimonianza di due suore agostiniane che hanno lasciato tutto: casa, paese, amici (una di loro anche il fidanzato) perché desiderose della gioia vera che non avevano ancora trovato e che hanno riscoperto innamorandosi di Gesù. Nel monastero sono entrate col desiderio di aiutare tutto il mondo con la loro preghiera.
Alcune parole, alcune frasi, alcuni inviti sono entrati e rimarranno nei nostri cuori:
- “Carta d’identità” del cristiano è “che vi amiate gli uni gli altri… COME IO vi ho amato”
- “L’amore è l’unica carta d’identità del cristiano”
- “Avete celebrato il giubileo, ora tornate a casa, con la gioia del vostro essere cristiani”
- “Nell’arte di salire, l’importante non è cadere, ma non rimanere a terra…”
- “Gesti di grande amicizia e bontà… Mai contro qualcuno… si costruisce insieme…”
- “Con coraggio: verso gli altri, verso se stessi… con semplicità e gioia…”
Per concludere: in pellegrinaggio eravamo in tanti, ma tanti altri ragazzi, magari nostri amici, non sono venuti. Il nostro compito sarà quello di essere capaci di trasformare il nostro oratorio, la nostra famiglia, i nostri amici…
“Mia roccia Tu sei, pace e conforto mi dai.
Con tutto il cuore e le mie forze sempre io ti adorerò.”